TUMORE DELLA PROSTATA: IL POLICLINCO UMBERTO I CERTIFICA LA SUA AFFIDABILITÀ NELLA PRESA IN CARICO MULTIDISCIPLINARE DEL PAZIENTE

Garantire ai pazienti standard assistenziali sempre più elevati e uniformi: con questo obiettivo, il Policlinico Umberto I di Roma ha ottenuto la certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2015 del Percorso Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale (PDTA) per il tumore della prostata, rilasciata dall’Organismo di certificazione CSQA.

«La certificazione di qualità è uno strumento che abbiamo voluto utilizzare perché fortemente convinti dell’importanza della certificazione – sottolinea Fabrizio d’Alba, Direttore Generale del Policlinico Umberto I. Siamo tra i pochi ospedali nel Lazio ad avere certificato questo PDTA e riteniamo che sia un risultato di grande rilievo soprattutto per i nostri pazienti. Il risultato del PDTA conferma la volontà di questa Azienda di mettersi in gioco, anche sottoponendosi ad una valutazione esterna del tutto indipendente, con il fine ultimo di garantire ai nostri pazienti cure sempre migliori.

Il significato della certificazione

L’obiettivo del PDTA è assicurare al paziente una presa in carico rapida, efficace ed efficiente, tale da garantirgli un’offerta ampia ed innovativa di opportunità diagnostiche, terapeutiche ed assistenziali secondo le più recenti linee guida internazionali. «Nel trattamento del tumore della prostata stiamo vivendo una fase di innovazione senza precedenti: la collaborazione con gli urologi e i radioterapisti è fondamentale per garantire a ogni paziente quella che è l’opzione terapeutica più indicata. Con la sua certificazione – spiega il prof. Daniele Santini, Direttore U.O.C. Oncologia Medica presso Policlinico Umberto I e Professore Ordinario di Oncologia Medica presso l’Università di Roma la Sapienza. – c’è una garanzia ulteriore per il paziente, in termini di qualità. La certificazione infatti, implica anche un monitoraggio costante dell’attività svolta, per mantenere gli elevati standard certificati».

«La certificazione di qualità del PDTA rappresenta un grandissimo risultato anche perché costituisce uno stimolo al miglioramento continuo, rafforzando la collaborazione già esistente tra gli specialisti e le unità operative. In quest’ottica è certamente uno strumento di crescita per le figure professionali coinvolte e per i nostri ospedali, oltre che un salto di qualità importante dal punto di vista del paziente».

Il PDTA

Il PDTA certificato per il tumore della prostata, si avvale di un team multidisciplinare che assicura una gestione completa del paziente in tutte le fasi.

Il percorso inizia con una visita specialistica in Urologia, prescritta dal Medico di Medicina Generale a seguito di sintomi sospetti come difficoltà nella minzione, necessità frequente di urinare, sensazione di vescica non completamente svuotata, presenza di sangue nelle urine o nello sperma, o dolore osseo persistente.

Dopo la valutazione clinica, lo specialista può richiedere esami diagnostici di secondo livello, tra cui ecografia addominale, uroflussometria, PSA ed esami delle urine. I risultati di questi esami vengono analizzati durante

la visita di controllo successiva. Se necessario, il paziente può essere sottoposto a ulteriori accertamenti, come una risonanza magnetica multiparametrica della prostata o una biopsia prostatica, oppure inserito in un percorso di monitoraggio periodico.

In caso di diagnosi positiva dalla biopsia, il PDTA offre diverse opzioni terapeutiche: monitoraggio periodico, intervento chirurgico, trattamento radioterapico (con varie opzioni disponibili) o ablazione del tumore tramite tecniche innovative come l’ablazione focale, che rimuove il tumore senza intaccare la prostata.

La fase finale del PDTA prevede il follow-up, con monitoraggio periodico delle condizioni del paziente per garantire una gestione continua e completa.

I dati

Il cancro della prostata nel Lazio conta circa 4.000 nuovi casi l’anno.

I Numeri del Policlinico dell’Umberto I :

• Accessi in ambulatorio per diagnosi inziale tumore prostatico : 1100/anno 2023

• Interventi chirurgici: 145 (anno 2023) di cui 98 robotici

• Biopsie: 327 (anno 2023)

• RM prostatiche: 327 (anno 2023 richieste internamente) oltre 1000 quelle effettuati da centro