OPT diventa una PMI innovativa, i traguardi e gli obiettivi raggiunti nel 2022

Il 2022 appena conclusosi ha portato alcune grandi novità in OPT e ha visto raggiungere traguardi importanti che fanno ben sperare per l’anno che inizia. Lo scorso gennaio l’azienda ha infatti ufficialmente ottenuto la denominazione di Pmi Innovativa, riconoscimento destinato alle piccole e medie imprese italiane che portano avanti un concreto processo di innovazione tecnologica. Status previsto dal Ministero delle imprese e del made in Italy, quello di Pmi Innovativa si fonda sul rispetto di alcuni requisiti da sottoporre al Registro delle imprese. Tra questi, l’impiego come dipendenti o collaboratori di profili di alta specializzazione in una quota pari ad almeno un quinto della forza lavoro complessiva e il possesso di brevetti industriali, quali quelli per software impiegati per l’attività aziendale.

Trent’anni di expertise

«Questo riconoscimento rappresenta il coronamento del lavoro portato avanti da Opt nel corso dell’ultimo anno», precisa Davide Lucano, amministratore delegato. Risale infatti a dicembre 2021 l’acquisizione del 100 per cento dell’azienda, sul mercato da trent’anni, da parte del fondo Wealth For Health costituito da quattro soci, tra cui lo stesso Lucano. Oreste Pitocchi, fondatore di Opt e oggi presidente, parla di un trend positivo iniziato nel lontano 1994: «Il riconoscimento di Pmi Innovativa va a rafforzare la vision e la mission aziendali ed è il segno della prosecuzione di un percorso lungo tre decenni in cui l’azienda si è sempre distinta per la propria offerta».

Competenze, organizzazione interna e performance

A un anno dall’operazione i risultati sono evidenti anche sotto il profilo numerico, con una crescita di fatturato che si attesta sul 60%. «Tutto ciò è stato permesso dall’inserimento in organico di nuove competenze, da un miglioramento dei flussi interni e da un’attenzione continua verso i nostri clienti che ci ha consentito di portare continua innovazione», aggiunge Lucano. In particolare gli asset su cui Opt ha lavorato in quest’ultimo anno rappresentano un punto di partenza per la crescita futura.

Attenzione a tutta la catena del valore

Ma con la nuove competenze interne è cresciuto e crescerà sempre di più anche il parco clienti pharma e l’offerta proposta: accanto alla consulenza in ambito governance, Opt vuole diventare un partner anche sotto il profilo clinico con proposte di ottimizzazione dei processi diagnostici e terapeutici a beneficio dei pazienti e della classe medica. Tutto questo grazie anche allo sviluppo di strumenti digitali sempre più innovativi volti a migliorare i modelli organizzativi e la presa in carico del paziente complesso, con un occhio alla relazione tra ospedale e territorio. «I traguardi raggiunti nel 2022 e l’ottenimento dello status di Pmi Innovativa», conclude Lucano, «sono dunque uno sprone a proseguire su questo trend positivo anche nel corso del 2023».

Più competenze digitali e di comunicazione

Le nuove risorse che sono salite e che saliranno a bordo, inoltre, sono fortemente orientate alla digitalizzazione: «Il nostro obiettivo non è e non sarà mai quello di diventare una software house, ma di poterci interfacciare con sempre maggiore competenza alle software house e ai collaboratori con cui lavoriamo nella customizzazione dei prodotti digitali per i nostri clienti», aggiunge Pitocchi. Il tutto potenziando anche la comunicazione interna ed esterna.