Microangiopatie trombotiche: la Sicilia verso il PDTA regionale
Le microangiopatie trombotiche, o TMA, sono un insieme di disordini microvascolari caratterizzati da trombocitopenia, anemia emolitica microangiopatica e danno d’organo con interessamento renale. Si tratta di patologie gravi, con possibile evoluzione fatale, che costituiscono un’emergenza medica in cui il precoce riconoscimento può indirizzare al corretto approccio terapeutico consentendo di prevenire la perdita d’organo o la morte. Al fine di una corretta diagnosi e di una cura efficace è percepita sempre più la necessità di adeguati PDTA.
La consensus e le certificazioni
Su questo tema lo scorso 5 dicembre si sono ritrovati a Palermo, oltre che in diretta streaming, numerosi esperti con l’obiettivo di diffondere le competenze sviluppate nella gestione del paziente con TMA in Sicilia. L’evento ECM, organizzato da OPT con il contributo non condizionante di Alexion, ha visto anche la consegna da parte di ACS Italia, organismo di certificazione a controllo pubblico sotto il coordinamento di CSQA Certificazioni, dell’attestato ufficiale di deposito del documento di consensus e i relativi certificati ai singoli componenti del board in qualità di clinical expert.
L’importanza di un approccio multidisciplinare
Con 665 nuovi casi l’anno nella sola regione, la Sicilia rappresenta un buon banco di prova in tema di gestione di queste condizioni, il cui quadro clinico è peraltro caratterizzato da una certa eterogeneità. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi esperti oltre che di clinici di varie specialità, a sottolineare il necessario approccio multidisciplinare alle TMA che deve comprendere il ruolo di ematologi, nefrologi ed esperti in coagulopatie.
PDTA: un vantaggio sui tempi di intervento
Sulla base dell’esperienza maturata nella sua realtà clinica, Angelo Ferrantelli, responsabile della UOC di Nefrologia dialisi e trapianto renale presso il Centro di riferimento regionale per la cura della SEUa dell’Ospedale Civico di Palermo, ha sottolineato quanto i PDTA rappresenterebbero un vantaggio sotto vari aspetti, in particolare in termini di tempi e quindi di efficacia degli interventi. Sono stati inoltre presentati casi clinici di successo, sia in ambito pediatrico che dell’adulto, di cooperazione multidisciplinare anche tra Centri della regione siciliana a dimostrazione dell’esistenza di una rete informale di patologia
Il ruolo dei pazienti
La consensus che è emersa dall’evento di Palermo costituisce uno step importante e propedeutico proprio allo sviluppo del PDTA regionali grazie anche all’apporto delle associazioni pazienti, rappresentate nel corso dell’evento da Teresa Perinetto, referente di Casmar (Coordinamento associazioni siciliane malattie autoimmuni e reumatiche) e del dott. Silvio Maringhini presidente dell’Associazione italiana per la prevenzione e terapia delle nefropatie ONLUS che hanno parlato delle esigenze dei pazienti con TMA. L’evento si è svolto con il contributo non condizionante di Alexion e grazie al patrocinio di Casmar e di Uniamo, Federazione italiana malattie rare.